
Truffa via e-mail, il tasto “Annulla” è una trappola-cittapaese.it
Truffa via mail, occhio al tasto Annulla, che può essere un tranello: come riconoscerlo e come difendersi dall’ennesimo inganno.
Chiunque creda che le truffe online siano un rischio lontano, qualcosa che colpisce solo gli ingenui o chi ha poca dimestichezza con il digitale, dovrebbe fermarsi a riflettere. La realtà è molto diversa, infatti. Il web è un terreno fertile in cui l’ingegno dei truffatori corre alla stessa velocità della tecnologia.
E mentre da una parte crescono strumenti sempre più sofisticati per proteggere la nostra sicurezza, dall’altra aumentano le tecniche di chi cerca di aggirarla. Non è raro che la vittima non si renda conto immediatamente di essere caduta in una trappola, perché spesso tutto avviene con una semplicità disarmante.
Pensiamo alle email che riempiono le nostre caselle di posta. Alcune sono così mal scritte da sembrare quasi caricature, altre invece sono curate nei minimi dettagli, tanto da sembrare provenire da istituzioni o aziende conosciute. È lì che si gioca la sottile differenza tra diffidenza e fiducia mal riposta. Un clic sbagliato può trasformarsi in un problema serio: dati sensibili sottratti, accessi compromessi, soldi che spariscono dal conto. Gli esperti di cybersicurezza lo ripetono da tempo: non bisogna sottovalutare nessun segnale.
La mail truffa in cui non va mai cliccato il tasto “annulla”: ecco cosa può accadere e come proteggersi
Nel mare quotidiano delle email che popolano le nostre caselle di posta, una parte rilevante è costituita dallo spam, quel flusso di messaggi indesiderati che, dietro un’apparenza innocua, nasconde spesso insidie ben più serie.

Non si tratta soltanto di un fastidio digitale, in quanto le email di spam sono uno degli strumenti preferiti dai truffatori informatici, capaci di trasformare un gesto banale in un pericolo concreto.
Il punto più delicato è rappresentato dal tasto “annulla iscrizione”. Quello che dovrebbe essere un comodo strumento per liberarsi dai messaggi indesiderati si rivela, in alcuni casi, l’arma con cui i criminali del web riescono a colpire.
Un solo clic può aprire la strada a siti malevoli che, dietro un’interfaccia curata, chiedono di reinserire dati personali o, ancora peggio, credenziali di accesso e informazioni di pagamento. In altri casi, il semplice reindirizzamento consente agli spammer di verificare che l’indirizzo appartenga a un utente reale, incrementando così il numero di messaggi ricevuti.
Secondo recenti analisi di società specializzate nella sicurezza digitale, una mail ogni diverse centinaia contenente un link di disiscrizione può nascondere un percorso pericoloso, pensato per carpire informazioni sensibili o addirittura installare malware senza che l’utente se ne accorga. Un rischio che può compromettere non solo la casella di posta, ma l’intero dispositivo.
La strategia più sicura, spiegano gli esperti, è lasciare che siano i filtri antispam a fare il loro lavoro. Molti provider, come Gmail, hanno introdotto sistemi interni di gestione delle iscrizioni che non rimandano a siti esterni, riducendo così il margine di rischio. Segnalare i messaggi sospetti e, quando possibile, utilizzare un indirizzo email secondario per registrazioni e acquisti online rappresentano ulteriori accorgimenti semplici ma efficaci.