I suoni della Coca Cola, leva psicologica studiata per rafforzare l’esperienza di consumo
Non è un caso che la bevanda più celebre al mondo, la Coca-Cola, abbia conquistato generazioni di consumatori non solo per la sua ricetta segreta ma anche per un aspetto meno evidente: i suoni legati alla sua apertura e consumo. Dietro al celebre “phst” dell’apertura della lattina, al “fizz” delle bollicine e al “pop” della linguetta, si cela un lavoro di esperti volto a stimolare una risposta multisensoriale e a rafforzare l’identità del marchio nella mente dei consumatori.
L’importanza strategica dei suoni nella comunicazione di Coca-Cola
Dall’invenzione della bevanda nel 1886 da parte di John Stith Pemberton ad Atlanta, Coca-Cola ha sempre puntato su elementi distintivi per differenziarsi sul mercato. Oltre a un mix unico di ingredienti, che include acqua gassata, zucchero, aromi naturali e caffeina, la The Coca-Cola Company ha investito nella cura dell’esperienza sensoriale del consumatore.
I suoni prodotti dall’apertura di una lattina di Coca-Cola sono stati progettati scientificamente per coinvolgere l’udito e creare un’associazione immediata con il brand. Il “phst” della lattina che si apre, il “fizz” delle bollicine che salgono e il “pop” della linguetta sono diventati un’identità sonora riconoscibile a livello globale, quasi un “marchio invisibile” che accompagna il gesto di bere.
Questi suoni non sono semplici rumori di fondo: sono parte integrante di una strategia di marketing che punta a suscitare emozioni positive e familiarità, spingendo così i consumatori a preferire la bibita nei momenti di pausa o socialità. Il coinvolgimento dell’udito amplifica l’esperienza multisensoriale, che include anche vista, tatto, olfatto e gusto, rendendo il consumo di Coca-Cola un momento unico e riconoscibile.
L’esperienza multisensoriale e la risposta ASMR
Negli ultimi anni, la ricerca ha approfondito il fenomeno della Autonomous Sensory Meridian Response (ASMR), una sensazione di piacere e rilassamento provocata da stimoli uditivi e visivi specifici. Numerosi studi e testimonianze indicano che i suoni tipici di Coca-Cola, come il “phst”, il “fizz” e il “pop”, possono innescare una forma di ASMR, inducendo negli ascoltatori una sensazione di benessere e beatitudine.
In questo contesto, la diffusione di contenuti multimediali dedicati all’ASMR è esplosa: su piattaforme come YouTube si trovano milioni di video che sfruttano il suono delle bollicine e il rumore della lattina per creare un’atmosfera rilassante. Coca-Cola ha colto questa tendenza sviluppando anche un’applicazione, Coke SoundZ, che permette agli utenti di mixare digitalmente questi suoni, grazie all’intelligenza artificiale, trasformando così i rumori di apertura in veri e propri elementi di intrattenimento.
Un brand costruito anche sui dettagli sonori e visivi
La capacità di Coca-Cola di legare il suo successo a elementi sensoriali non si limita ai suoni. Il design iconico della bottiglia contour, introdotto nel 1915, è uno degli elementi più riconoscibili e imitati al mondo. Si tratta di una forma pensata per essere immediatamente distinguibile al tatto e alla vista, contribuendo a consolidare il riconoscimento del prodotto.
In parallelo, lo storico logo realizzato con il carattere Spencerian Script e gli slogan pubblicitari, come il celebre “stappa la felicità”, rafforzano l’identità del brand. Coca-Cola ha sempre fatto della coerenza visiva e sonora uno dei suoi punti di forza, elemento che ha contribuito a renderla un marchio globale e familiare in ogni angolo del mondo.
Inoltre, la compagnia si impegna da anni nella sostenibilità ambientale e sociale, con iniziative globali come il progetto 5by20, rivolto a migliorare le condizioni di milioni di donne imprenditrici nel mondo, e lo sviluppo di eco-chioschi per fornire acqua potabile e servizi essenziali nelle comunità svantaggiate.
Il potere evocativo dei suoni e la fidelizzazione del consumatore
L’attenzione ai dettagli sonori è un esempio di come la pubblicità e il marketing si evolvano per coinvolgere non solo la mente ma anche i sensi. Quando si apre una lattina di Coca-Cola, il suono non solo indica la disponibilità della bevanda, ma crea una condizione psicologica positiva ed emozionale. Il cervello associa quei rumori a momenti di piacere, relax e socialità, contribuendo a rafforzare la fedeltà al brand.
Questa integrazione di elementi visivi, gustativi e sonori fa sì che il consumo di Coca-Cola non sia mai un semplice atto, ma un’esperienza complessa e coinvolgente. Il valore aggiunto di questi suoni, studiati e perfezionati nel tempo, si traduce in un vantaggio competitivo che pochi produttori di bevande possono vantare.
La capacità di Coca-Cola di evolversi mantenendo saldi i suoi simboli storici, unita all’introduzione di strumenti innovativi come l’app di mixaggio sonoro, dimostra come il brand continui a esplorare nuove frontiere del marketing sensoriale, adattandosi alle nuove esigenze dei consumatori e alle tendenze digitali, come l’ASMR, che influenzano il modo di vivere e percepire i prodotti oggi.
