
Autostrade, dal 2026 pedaggi più bassi e rimborsi automatici per i cantieri
Importanti novità si profilano all’orizzonte per gli automobilisti che percorrono le autostrade italiane. A partire da gennaio 2026 sarà introdotto un nuovo sistema tariffario che promette pedaggi più contenuti e rimborsi in caso di cantieri o limitazioni della viabilità. A illustrare i dettagli è stato oggi il presidente dell’Autorità di regolazione dei trasporti (ART), Nicola Zaccheo, durante la presentazione della Relazione annuale dell’Autorità alla Camera dei Deputati.
Nuovo sistema tariffario: pedaggi più bassi e rimborsi per cantieri
Il cuore della riforma riguarda il collegamento diretto tra la tariffa del pedaggio e gli effettivi investimenti realizzati dai concessionari autostradali. Zaccheo ha spiegato che questo meccanismo permetterà un beneficio concreto per gli utenti, concretizzandosi in una riduzione delle tariffe dal 2027 in poi, con una prima applicazione regolamentare già dal gennaio 2026. In caso di cantieri o interruzioni sulla rete autostradale, inoltre, sarà previsto un rimborso proporzionato alla tratta interessata. Tale misura è stata posta a consultazione pubblica e l’analisi dei contributi è attualmente in corso.
Questa innovazione risponde a una richiesta diffusa tra gli automobilisti, spesso penalizzati da lavori che causano rallentamenti e disagi senza compensazioni economiche. L’adozione di un sistema di rimborsi proporzionati mira a garantire maggiore equità e trasparenza nel rapporto tra gestori e utenti.
Maggiore trasparenza e informazioni aggiornate per gli utenti
Un altro punto fondamentale della riforma è rappresentato dall’introduzione di obblighi più stringenti di trasparenza. Gli automobilisti potranno accedere in tempo reale a dati aggiornati su:
- Tempi di percorrenza delle tratte autostradali,
- Distribuzione delle colonnine di ricarica elettrica lungo il percorso,
- Tipologia e qualità dei servizi di rifornimento disponibili.
Inoltre, saranno chiariti i criteri di calcolo e pagamento del pedaggio, rendendo più comprensibile e accessibile il meccanismo tariffario. L’obiettivo dichiarato è quello di assicurare un equilibrio tra la sostenibilità economica delle concessioni, la qualità degli investimenti e il contenimento dei costi per gli utenti.
Rafforzamento delle previsioni di traffico e poteri dell’Autorità
Con il nuovo sistema, si punta anche a migliorare l’affidabilità delle previsioni sul traffico, consentendo ai concessionari di valutare con maggiore precisione gli investimenti e i costi ammissibili ai fini della determinazione delle tariffe. Questa maggiore accuratezza dovrebbe tradursi in una gestione più efficiente e responsabile della rete autostradale.
La riforma delle concessioni, inserita nel quadro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ha inoltre ampliato i poteri dell’Autorità di regolazione dei trasporti nella gestione dei nuovi affidamenti e nel monitoraggio delle convenzioni vigenti. Tra le novità normative vi sono termini perentori e non prorogabili per le procedure di affidamento e l’estinzione della concessione in caso di inadempimenti, con l’intento di evitare le distorsioni del passato e garantire un sistema più trasparente e responsabile.
Reazioni e posizioni delle associazioni dei consumatori
La riforma è stata accolta positivamente da alcune associazioni di tutela dei consumatori. Il presidente dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC), Massimiliano Dona, ha definito le novità una “ottima notizia” e ha sottolineato come le richieste dell’associazione, avanzate durante la consultazione pubblica, siano state accolte: in particolare l’aggiornamento del sistema tariffario e l’introduzione dei rimborsi per cantieri rappresentano due miglioramenti significativi per gli utenti delle autostrade.
Tuttavia, non mancano le critiche. Il Codacons ha espresso perplessità sull’effettiva equità del sistema, sottolineando che le tariffe dovrebbero essere parametrate non solo agli investimenti, ma anche alla qualità dei servizi offerti. L’associazione ha inoltre evidenziato la necessità di un sistema di indennizzi automatici e diretti in caso di disservizi, soprattutto considerando i cantieri perenni e i continui lavori che affliggono le autostrade italiane, con ripercussioni negative sulla mobilità, soprattutto durante i periodi di esodo estivo. Tale proposta mira a garantire maggiore equità, trasparenza e correttezza nel settore autostradale.
Nicola Zaccheo e il ruolo dell’Autorità di regolazione dei trasporti
Alla guida dell’ART dal 2020, Nicola Zaccheo è una figura di spicco nel panorama regolatorio italiano. Laureato in fisica all’Università di Bari, ha maturato una vasta esperienza sia nel settore pubblico sia in quello privato, con incarichi di rilievo nel campo aerospaziale e dei trasporti. Prima di assumere la presidenza dell’Autorità di regolazione dei trasporti, Zaccheo è stato presidente dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).
Sotto la sua guida, l’ART ha intensificato il proprio ruolo di vigilanza e regolazione, soprattutto in relazione agli aspetti economici e qualitativi delle concessioni autostradali, aeroportuali e ferroviarie. La riforma tariffaria in arrivo testimonia il suo impegno volto a migliorare la trasparenza, l’efficienza e la tutela degli utenti nel settore dei trasporti.
Iter normativo e tempistiche di attuazione
L’approvazione definitiva del nuovo sistema tariffario è attesa nelle prossime settimane, con entrata in vigore prevista per il 1° gennaio 2026. Tuttavia, come sottolineato dallo stesso Zaccheo, gli effetti completi sulle tariffe e sui piani finanziari delle concessioni si vedranno principalmente tra il 2027 e il 2028, in concomitanza con l’adeguamento degli investimenti e della gestione delle infrastrutture.
Nel frattempo, l’Autorità continuerà il monitoraggio e la consultazione pubblica per perfezionare i dettagli applicativi, garantendo un processo il più possibile partecipato e trasparente.