
Tutti i bonus che puoi richiedere in autunno: la lista completa, te ne spettano molti - cittapaese.it
Dall’autunno prenderanno forma diverse misure di sostegno per le famiglie italiane, con stanziamenti complessivi da oltre 2 miliardi di euro: ecco chi può richiederli e con quali condizioni.
Da metà settembre si è aperta ufficialmente la stagione dei bonus d’autunno, un insieme di misure pensate per sostenere le famiglie con redditi bassi e medi. In totale parliamo di oltre 2,1 miliardi di euro, cifra calcolata da Assoutenti sulla base degli stanziamenti previsti per il 2025. Alcuni contributi sono già operativi, altri attendono i decreti attuativi o la partenza delle piattaforme online. L’obiettivo dichiarato del Governo è alleggerire il peso delle spese quotidiane, dai consumi domestici alle rette scolastiche, fino all’acquisto di beni di prima necessità.
Le misure principali e i fondi disponibili
Il primo tassello riguarda il bonus psicologo, entrato in vigore il 15 settembre. Le domande possono essere inoltrate attraverso l’INPS, con risorse complessive di 9,5 milioni di euro. L’importo varia a seconda dell’Isee familiare: fino a 1.500 euro per chi non supera i 15mila euro annui, 1.000 euro per chi rientra tra 15mila e 30mila, 500 euro per chi si colloca tra 30mila e 50mila. Il contributo copre sedute del valore massimo di 50 euro, accreditato direttamente al professionista. Secondo le stime, però, i fondi riusciranno a coprire poco più di 6mila richieste.
Altro capitolo atteso è il bonus elettrodomestici, che nel 2025 potrà contare su 50 milioni di euro. La misura non è ancora attiva, manca il decreto attuativo, ma i dettagli sono già noti. Sarà rimborsato fino al 30% del costo di un prodotto, con un limite massimo di 100 euro per acquisto. Il tetto sale a 200 euro per i nuclei con Isee sotto i 25mila euro. Rientrano nell’incentivo lavatrici, forni, lavastoviglie, frigoriferi e altri elettrodomestici ad alta efficienza, purché realizzati in Europa. Una specifica che non è casuale: l’obiettivo è sostenere le filiere produttive interne e ridurre le importazioni extra Ue. Il bonus asili nido rappresenta la misura più corposa, con uno stanziamento da 937,8 milioni di euro. L’importo oscilla da 1.500 a 3mila euro l’anno per i bambini nati prima del 2024, mentre per i nati dal 1° gennaio 2024 il contributo sale fino a 3.600 euro annui per Isee inferiori a 40mila euro. Il sostegno riguarda anche i micronidi, una novità che allarga la platea dei beneficiari.

A ottobre scatterà il bonus auto elettrica, con un budget di 597,3 milioni di euro. L’incentivo spetta a chi rottama un’auto fino a Euro 5 e ne acquista una nuova a zero emissioni. L’importo è di 11mila euro per famiglie con Isee sotto i 30mila, 9mila euro per Isee tra 30 e 40mila. Per le microimprese la copertura arriva al 30% del prezzo, fino a 20mila euro. Condizione obbligatoria: risiedere in una zona urbana funzionale individuata dall’Istat.
Accanto a queste misure si colloca la Carta Dedicata a te, con uno stanziamento da 500 milioni di euro. Ogni nucleo con Isee fino a 15mila euro riceverà 500 euro da spendere per beni alimentari di prima necessità. Restano però esclusi i beneficiari di altri sussidi, come assegno di inclusione, Naspi o cassa integrazione. Infine, due bonus più mirati: quello per lo sport, che assegna 300 euro a figlio per attività ricreative a famiglie con Isee fino a 15mila euro e figli tra i 6 e i 14 anni, e il bonus affitto studenti fuorisede, pari a 279 euro per chi studia in atenei senza residenze universitarie e ha un Isee inferiore a 20mila euro. Le risorse a disposizione ammontano a 30 milioni di euro per il primo caso e 16,2 milioni di euro per il secondo.
I nodi critici e le osservazioni delle associazioni
Sebbene la somma complessiva faccia pensare a un intervento massiccio, non mancano le perplessità. Lo stesso presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha sottolineato come i fondi rischino di non bastare. Il caso del bonus psicologo è emblematico: con meno di 10 milioni di euro, le richieste supereranno probabilmente le disponibilità già entro poche settimane. Il problema dei decreti attuativi rallenta poi la messa in moto di alcune misure, come gli incentivi per gli elettrodomestici. Senza il provvedimento ufficiale, i cittadini restano nell’incertezza e non possono pianificare gli acquisti.
Anche i requisiti stringenti riducono l’efficacia delle agevolazioni. Per il bonus auto elettrica, ad esempio, non basta avere un Isee basso: serve risiedere in aree considerate ad alto pendolarismo, una scelta che lascia escluse molte famiglie delle zone periferiche o rurali. Stesso discorso per la Carta Dedicata a te, che prevede esclusioni multiple in caso di altri sostegni già percepiti. Il risultato, secondo gli osservatori, è che il pacchetto di misure pur consistente rischia di avere un impatto disomogeneo. Chi riesce ad accedere ai fondi ottiene un sostegno concreto, chi rimane fuori si trova invece con aspettative deluse. La sfida per il Governo sarà verificare, già nei prossimi mesi, la capacità di queste risorse di raggiungere i destinatari reali e non disperdersi in iter burocratici.