
Se paghi l’affitto regolarmente per un certo numero di anni la casa diventa tua - cittapaese.it
Un sistema legale e poco conosciuto permette di trasformare l’affitto in un acquisto: ecco come funziona e quali sono i limiti previsti dalla legge.
Pagare ogni mese l’affitto e, dopo alcuni anni, ritrovarsi proprietari della casa. Non è un sogno ma un meccanismo giuridico ben preciso, conosciuto come affitto con riscatto. In Italia questa formula è legittima e consente a chi non vuole o non può accedere a un mutuo di comprare un immobile semplicemente proseguendo nei pagamenti. È un’opportunità che resta però poco diffusa, perché non sempre i venditori sono disposti ad adottarla e perché in pochi ne conoscono davvero le regole. Il principio è semplice: il canone mensile non serve solo a coprire l’uso dell’immobile, ma viene conteggiato come rate di acquisto. Alla fine del periodo concordato, l’inquilino diventa proprietario a pieno titolo, senza dover affrontare interessi bancari o pratiche di finanziamento.
Come funziona l’affitto con riscatto
La condizione fondamentale è l’accordo tra proprietario e inquilino. Non esiste un contratto standard imposto dall’alto, ma regole generali che vanno rispettate. Solitamente il canone concordato è più alto del normale affitto, con un incremento che si aggira attorno al 30%. Questo perché una parte della somma serve a “coprire” l’utilizzo dell’immobile, mentre un’altra va a costituire la quota di acquisto. Spesso si stabilisce anche un capitale iniziale da versare e un capitale finale da corrispondere al termine dell’accordo. Un esempio: 30 mila euro iniziali, dieci anni di canoni maggiorati e una quota finale di 50 mila euro. In questo modo, passo dopo passo, l’immobile passa di mano senza dover attivare mutui ipotecari.

Il limite di tempo è chiaro: la durata del contratto non può superare i dieci anni. È possibile accordarsi per periodi più brevi, ma mai più lunghi. Le modalità di pagamento, invece, restano totalmente personalizzabili dalle parti. Si può decidere una cadenza mensile o semestrale, fissare condizioni di recesso o vincoli particolari, sempre nel rispetto della legge. Il vantaggio per chi compra è evidente: niente istruttorie bancarie, niente interessi, nessun rischio legato alle variazioni dei tassi. Tutto resta ancorato al rapporto diretto con il venditore. Ma proprio per questo, non è una formula che si incontra facilmente: richiede fiducia reciproca e disponibilità del proprietario a ricevere il pagamento dilazionato nel tempo.
Perché i venditori non sempre accettano questa formula
Se per chi cerca casa l’affitto con riscatto rappresenta un’occasione concreta, per i proprietari le cose non sono altrettanto semplici. L’ostacolo principale riguarda i tempi: invece di ricevere l’intero importo subito, si ottengono somme distribuite lungo un periodo di anni. Questo significa rinunciare a un capitale immediato, con la conseguenza di non poter reinvestire o utilizzare subito la cifra per altri scopi. Non tutti sono disposti a questa rinuncia. Molti preferiscono la vendita tradizionale, che garantisce liquidità immediata, piuttosto che legarsi a un affitto con riscatto che porta benefici solo nel medio-lungo periodo. Ecco perché nonostante sia uno strumento lecito, rimane ancora poco applicato. Un altro punto critico riguarda la gestione di eventuali inadempienze. Se l’affittuario non paga, il contratto rischia di interrompersi con difficoltà pratiche e legali. Proprio per questo, molti venditori si orientano verso soluzioni più sicure, come il mutuo tradizionale acceso dall’acquirente.
Il futuro dell’affitto con riscatto dipenderà dalla capacità di trovare un punto di equilibrio tra le due parti. Da un lato, la crescente difficoltà di accedere ai mutui bancari potrebbe rendere questa formula più appetibile per gli inquilini. Dall’altro, solo proprietari con esigenze particolari o con immobili difficili da collocare sul mercato potrebbero essere disposti a preferirla. In ogni caso, resta uno strumento valido e legale che, se applicato con trasparenza, può permettere a chi paga un affitto regolare di trasformarlo in un vero investimento immobiliare, evitando i vincoli bancari.