Portaspazzolino, anche lavandolo resta un covo di batteri: solo questo è il metodo giusto - cittapaese.it
Il portaspazzolino è tra gli oggetti più sporchi del bagno: anche se lo lavi, i batteri restano. Ecco il metodo giusto per igienizzarlo davvero.
Il portaspazzolino è spesso trascurato durante le routine di pulizia del bagno, ma rappresenta un ambiente ideale per la proliferazione di batteri. L’umidità residua, la vicinanza al lavabo e la presenza di residui di dentifricio favoriscono la formazione di colonie microbiche. Studi recenti dimostrano che anche dopo un lavaggio superficiale, il portaspazzolino può ospitare microrganismi potenzialmente dannosi per la salute orale e generale.
Secondo gli esperti, la semplice azione di lavare il portaspazzolino con acqua e sapone non è sufficiente. Restano infatti tracce di umidità e sporco che diventano terreno fertile per batteri come Escherichia coli e Staphylococcus aureus. Questi possono trasferirsi facilmente sulle setole dello spazzolino, aumentando il rischio di infezioni o infiammazioni gengivali.
Metodi efficaci per una pulizia profonda e duratura del portaspazzolino
Per garantire una corretta igienizzazione del portaspazzolino, si consiglia di adottare strategie più mirate e approfondite. Il primo passo è la pulizia regolare con soluzioni disinfettanti specifiche. Tra le più efficaci vi sono i prodotti a base di alcol isopropilico o detergenti antibatterici studiati per superfici di plastica e ceramica.
Un metodo pratico e sicuro consiste nel rimuovere il portaspazzolino dal bagno almeno una volta alla settimana per immergerlo in una soluzione di acqua calda e candeggina diluita (circa un cucchiaio per litro d’acqua). Dopo una decina di minuti, è fondamentale risciacquare abbondantemente con acqua corrente e asciugare accuratamente per evitare che l’umidità residua favorisca nuovamente la crescita batterica.

In alternativa, è possibile utilizzare aceto bianco, noto per le sue proprietà antibatteriche naturali, lasciando il portaspazzolino a mollo per circa 30 minuti. Anche il bicarbonato di sodio può essere impiegato in combinazione con l’aceto per aumentare l’efficacia della pulizia.
Oltre alla pulizia profonda, esistono accorgimenti quotidiani per proteggere il portaspazzolino dalla proliferazione batterica:
- Evitare di posizionare il portaspazzolino troppo vicino al lavabo o al water, poiché gli schizzi d’acqua e i microorganismi presenti nell’ambiente possono contaminare facilmente l’accessorio.
- Prediligere portaspazzolini con apertura o aerazione che permettano un’asciugatura rapida e completa.
- Cambiarlo almeno ogni due o tre mesi, specialmente se presenta segni di usura o difficoltà di pulizia.
- Assicurarsi che lo spazzolino stesso sia conservato in posizione verticale e non a contatto diretto con altri spazzolini per evitare la trasmissione batterica incrociata.
