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Bonus tredicesima da 100 euro, cosa fare se non è arrivato in busta paga: come richiederlo entro il 30 settembre o il 31 ottobre 2025.
Il bonus tredicesima da 100 euro, introdotto con il Decreto Omnibus, è un sussidio una tantum destinato ai lavoratori dipendenti con reddito basso e specifici requisiti familiari. L’importo è stato accreditato direttamente in busta paga a dicembre 2024, ma non tutti ne hanno beneficiato. Per chi ha diritto alla misura ma non ha ricevuto l’accredito, ci sono due strade precise da seguire, con scadenze fissate al 30 settembre e al 31 ottobre 2025. Molti lavoratori hanno già visto la somma in busta paga, altri invece dovranno agire attraverso la dichiarazione dei redditi. La misura non si rinnova in automatico e richiede attenzione per evitare di perdere il beneficio.
Come richiedere il bonus da 100 euro con la dichiarazione dei redditi
Chi non ha trovato i 100 euro nel cedolino di dicembre può recuperare l’importo tramite la dichiarazione dei redditi 2025. In questo caso, i lavoratori dipendenti devono compilare il rigo C14 del Modello 730/2025 e trasmetterlo all’Agenzia delle Entrate entro il 30 settembre 2025. Per chi, invece, utilizza il Modello Redditi Persone Fisiche – come collaboratori domestici o lavoratori senza sostituto d’imposta – la compilazione va fatta al rigo RC14, con termine ultimo il 31 ottobre 2025. In entrambi i casi, la domanda può essere inviata online attraverso il portale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando le credenziali digitali SPID, CIE o CNS, oppure con l’assistenza di un CAF o di un professionista abilitato.

I dati utili per la compilazione si trovano nella Certificazione Unica (CU), in particolare nei campi 721 e 726. Se queste informazioni non sono riportate, è necessario fare riferimento alla certificazione rilasciata dal datore di lavoro. La dichiarazione precompilata può essere visualizzata e modificata direttamente sul sito ufficiale dell’Agenzia, prima dell’invio definitivo. La presentazione corretta della documentazione è essenziale per ottenere il pagamento, che non può essere riconosciuto in modo retroattivo oltre le scadenze stabilite.
A chi spetta il bonus e in quali casi deve essere restituito
Il bonus tredicesima non è destinato a tutti i lavoratori dipendenti, ma solo a chi rispetta le condizioni fissate dal Decreto Omnibus. I requisiti principali sono tre: un reddito complessivo lordo 2024 non superiore a 28 mila euro; la presenza di almeno un figlio fiscalmente a carico; un’imposta lorda superiore alle detrazioni da lavoro dipendente. L’agevolazione può essere richiesta una sola volta per nucleo familiare, anche nel caso in cui entrambi i genitori abbiano i requisiti. Questo significa che non è possibile sommare più bonus all’interno della stessa famiglia.
Chi ha ricevuto i 100 euro senza averne diritto dovrà restituirli. In questi casi il recupero avverrà attraverso il conguaglio in busta paga disposto dal datore di lavoro, oppure tramite dichiarazione dei redditi. Nei modelli 730 e Redditi Persone Fisiche è infatti presente una casella dedicata alla “Restituzione Bonus per assenza requisiti”, da compilare nel rigo C14 o RC14. L’obiettivo del bonus è quello di offrire un sostegno concreto alle famiglie più fragili, ma il rispetto dei requisiti e delle scadenze resta determinante. Non presentare la domanda nei tempi stabiliti comporta la perdita definitiva dell’importo, senza possibilità di recupero. Il consiglio, quindi, è di controllare attentamente la propria dichiarazione e la documentazione collegata, così da non rischiare di perdere un beneficio economico che, pur modesto, rappresenta un aiuto importante in un momento di difficoltà.