
L’ora perfetta per cenare: uno studio ci dice che abbiamo sempre sbagliato - cittapaese.it
Non conta solo cosa mettiamo nel piatto: anche l’orario della cena può influenzare metabolismo, sonno e benessere generale. Gli esperti indicano una fascia precisa da rispettare.
Mangiare sano non significa soltanto scegliere alimenti equilibrati. Diversi studi hanno evidenziato che il momento della giornata in cui si consumano i pasti, in particolare la cena, ha un ruolo decisivo sulla salute. Abitudini scorrette, dettate da impegni frenetici o orari sempre diversi, possono favorire disturbi metabolici e aumentare il rischio di patologie croniche. In Italia, la cena è spesso il pasto principale, consumato tra le 19.30 e le 21.30. Al Sud e durante l’estate non è raro sedersi a tavola anche alle 22. Secondo la comunità scientifica, però, mangiare così tardi non è affatto ideale: il corpo fatica a gestire i nutrienti, aumenta la sensazione di fame e si riduce la capacità di smaltire gli zuccheri.
Perché cenare presto fa bene al metabolismo
Un esperimento condotto su adulti in sovrappeso tra i 20 e i 60 anni ha confrontato due gruppi: il primo cenava alle 17, il secondo alle 21. Chi mangiava più tardi arrivava a tavola con una fame molto più intensa e, al termine dello studio, aveva accumulato una percentuale maggiore di grasso corporeo.

La spiegazione è duplice. Da una parte, con il passare delle ore aumenta l’attività della grelina, l’ormone che stimola l’appetito. Dall’altra, l’insulina, che regola i livelli di glucosio nel sangue, diventa meno reattiva. Cenare in tarda serata significa quindi mettere il corpo in difficoltà proprio quando il metabolismo rallenta. Gli scienziati consigliano di consumare l’ultimo pasto almeno quattro ore prima di andare a dormire, così da permettere all’organismo di bruciare gli zuccheri e completare la digestione. Una cena troppo vicina al momento del sonno non solo appesantisce, ma può provocare disturbi digestivi che interferiscono con la qualità del riposo.
L’orario giusto e cosa portare a tavola
La fascia considerata ottimale per cenare si colloca tra le 19 e le 20, in modo da lasciare al corpo il tempo di smaltire le calorie assunte. È importante non solo rispettare l’orario, ma anche scegliere piatti leggeri, ricchi di verdure e proteine magre. Grassi, fritti e alcolici dovrebbero essere evitati, perché rallentano la digestione e appesantiscono il metabolismo notturno. Cenare presto non significa sacrificare il piacere della tavola, ma adottare un’abitudine che riduce il rischio di obesità, diabete e colesterolo alto. Un piccolo cambiamento negli orari può migliorare la qualità del sonno e favorire un maggiore equilibrio energetico durante la giornata successiva.