
L’isola incantata, un tesoro nascosto dove l’autunno regala un paesaggio dorato - cittapaese.it
Sulle alture di Vacciago, la dimora seicentesca e il suo giardino botanico raccontano secoli di storia e paesaggi che cambiano con le stagioni.
Il Lago d’Orta, circondato da colline e montagne che sembrano accarezzarne le acque, è da tempo una meta prediletta per chi ama paesaggi raccolti e intimi. Sulla sua sponda meridionale, nella frazione di Vacciago di Ameno (provincia di Novara), si trova un luogo che negli ultimi anni ha attirato visitatori da tutta Italia: il Giardino Lorella, nato attorno a una dimora del XVII secolo, Casa Lorella. Un giardino che non è solo un insieme di sentieri e fiori, ma un percorso nella memoria e nella bellezza, dove ogni stagione regala scorci nuovi.
Il paesaggio del giardino e i colori delle stagioni
Il Giardino Lorella si estende per circa cinque acri e rispecchia lo stile dei parchi paesaggistici inglesi. I vialetti, pensati per accompagnare lo sguardo, portano a radure, fontane e piccole zone d’acqua che riflettono i colori del cielo. Passeggiando tra castagni, querce e piante esotiche, si ha la sensazione di entrare in un microcosmo dove il paesaggio muta in base alla luce e al ritmo delle stagioni. In autunno, il giardino offre forse il suo volto più spettacolare. Gli aceri giapponesi si tingono di rosso, i faggi e le querce mostrano tonalità arancioni e dorate, mentre le sempreverdi creano un contrasto netto che rende ogni scorcio un quadro naturale. Camminando si incontrano profumi intensi, come quello della corteccia umida dopo la pioggia o delle erbe aromatiche che crescono ai margini dei vialetti. Il foliage diventa un’attrazione in sé, richiamando appassionati di fotografia e famiglie in cerca di una giornata diversa.

Anche la primavera regala un colpo d’occhio straordinario, con aiuole di ortensie e fiori stagionali che ravvivano i pendii. In estate, l’ombra degli alberi secolari offre ristoro, mentre in inverno il giardino resta aperto, cambiando volto: la vegetazione si spoglia, lasciando più spazio al silenzio e a viste limpide sul lago e sulle montagne circostanti. In giornate terse, il Monte Rosa compare all’orizzonte, creando una cornice che lega il giardino alle Alpi e al paesaggio più ampio del Piemonte settentrionale. Oltre alla natura, alcune installazioni artistiche punteggiano i sentieri. Sono opere discrete, pensate per fondersi con l’ambiente: piccole sculture, elementi in pietra, dettagli che non interrompono il ritmo del verde, ma ne arricchiscono la percezione. Ogni curva offre un punto di vista diverso, e l’esperienza diventa così un continuo scoprire.
La visita guidata e il legame con la comunità
Visitare il Giardino Lorella non significa soltanto camminare tra alberi e fiori. Ogni accesso è regolato da prenotazione e prevede un tour botanico guidato della durata di circa un’ora e mezza. A condurre i visitatori sono i giardinieri della proprietà o, in date particolari, il maestro giardiniere che da anni cura la manutenzione e la crescita di questo spazio.
La visita non è gratuita: l’ingresso prevede un contributo che viene reinvestito nella gestione del parco. Il ricavato serve a mantenere sentieri, fontane e piante, garantendo la conservazione a lungo termine. È un dettaglio non secondario, perché racconta la filosofia del luogo: non una semplice attrazione turistica, ma un giardino vivo, sostenuto da chi lo visita. Il percorso guidato permette di conoscere la storia di Casa Lorella, residenza del Seicento attorno a cui il giardino si è sviluppato. I visitatori ascoltano spiegazioni su specie locali e piante esotiche, sulla scelta delle essenze e sull’armonia tra paesaggio e architettura. Ci sono anche momenti in cui la narrazione lascia spazio al silenzio, per permettere di osservare un panorama o ascoltare il fruscio del vento tra le chiome.
Per chi vuole organizzare la visita, il giardino si trova a pochi chilometri dal centro di Orta San Giulio, facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici locali. La prenotazione può avvenire online o contattando direttamente la struttura, e le giornate di apertura variano a seconda delle stagioni. Non è raro che scolaresche e gruppi culturali scelgano il Giardino Lorella come meta di gite didattiche, proprio per la possibilità di unire natura, storia e paesaggio. Chi vi è stato racconta che l’esperienza non si esaurisce al termine del tour: spesso ci si ferma ancora un po’ tra i vialetti, per osservare il lago che cambia colore con la luce del pomeriggio o per cogliere un ultimo sguardo sull’isola di San Giulio. È questo equilibrio tra natura, arte e comunità che rende il Giardino Lorella non un semplice parco, ma un luogo da vivere.