
La temperatura dell’acqua: il primo errore da evitare - cittapaese.it
Per lavare i maglioni di lana senza rovinarli serve il giusto ciclo e la temperatura corretta: ecco gli errori da evitare e i trucchi per mantenerli perfetti.
Fare il bucato può sembrare un gesto semplice e automatico, ma non sempre lo è. Alcuni capi, come i maglioni di lana, hanno bisogno di cure particolari: basta un’impostazione sbagliata o un lavaggio troppo energico per rovinarli in modo irreparabile. La lana è una fibra naturale pregiata, calda e confortevole, ma anche delicata. Quando viene trattata nel modo sbagliato, rischia di infeltrirsi, restringersi o perdere la sua morbidezza. Eppure, questi errori sono più comuni di quanto si pensi, soprattutto perché molti tendono a usare programmi standard della lavatrice senza considerare le caratteristiche specifiche dei tessuti.
La temperatura dell’acqua: il primo errore da evitare
Il peggior nemico della lana è l’acqua calda. Anche pochi gradi in più possono alterare le fibre, provocando infeltrimento e deformazioni. Il lavaggio ideale è sempre a bassa temperatura, preferibilmente fredda o tiepida, non oltre i 30 °C. L’acqua calda, combinata con il movimento meccanico del cestello, fa sì che le fibre di lana si stringano e si intreccino, rendendo il maglione rigido e di diverse taglie più piccolo. Per ottenere una pulizia efficace anche a basse temperature, è sufficiente utilizzare detergenti specifici per lana, studiati per agire con delicatezza. Questi prodotti mantengono le fibre morbide e ne preservano la lucentezza. Prima di lavare qualsiasi capo, è importante controllare sempre l’etichetta: molti maglioni indicano chiaramente se sono adatti al lavaggio in lavatrice o se richiedono il lavaggio a mano. In caso di dubbi, meglio non rischiare: un lavaggio manuale con acqua fredda e pochi movimenti è sempre la soluzione più sicura.

Un altro errore diffuso è selezionare il programma sbagliato. Molte lavatrici moderne includono un ciclo specifico per la lana o i capi delicati, che riduce i giri del cestello e il tempo di lavaggio. È l’opzione migliore per chi vuole proteggere i tessuti naturali. Se la lavatrice non dispone di questa funzione, si può usare un programma breve e a bassa intensità, come quello per sintetici o delicati. In ogni caso, mai riempire troppo il cestello: un carico eccessivo aumenta l’attrito tra i capi e può danneggiarli Particolare attenzione va riservata alla centrifuga. È meglio impostarla su una velocità minima o, se possibile, disattivarla del tutto. Dopo il lavaggio, il maglione può essere asciugato tamponando l’acqua in eccesso con un asciugamano e senza strizzare. Torcere la lana, anche delicatamente, può deformarla in modo permanente.
L’asciugatura: il segreto per mantenere la forma
Una volta lavato, il maglione di lana va asciugato correttamente. Appendere i capi bagnati su una gruccia è uno degli errori più gravi: il peso dell’acqua tende ad allungare le fibre, modificando la forma del capo. La soluzione migliore è stenderlo in piano, su una superficie orizzontale coperta da un asciugamano pulito. In questo modo, il tessuto mantiene la sua struttura originale mentre l’acqua evapora lentamente.
Durante l’asciugatura è importante evitare fonti di calore diretto come termosifoni o stufe, che possono rendere la lana secca e fragile. L’ideale è un ambiente fresco e ventilato, lontano dal sole. Per conservare i maglioni durante la stagione calda, è consigliabile piegare i capi e riporli in sacchetti di cotone traspirante, evitando le grucce che deformano le spalle. Un piccolo trucco utile è inserire sacchetti di lavanda o cedro per tenere lontane le tarme in modo naturale.