
Intestare casa ai figli senza pagare il notaio - cittapaese.it
Ecco in quali casi il trasferimento di un immobile ai figli può avvenire senza passare per un rogito notarile.
Quando un genitore decide di trasferire la proprietà di un immobile al figlio, la strada più comune è quella della donazione notarile. Si tratta di un atto pubblico, detto rogito, che viene stipulato alla presenza di un notaio e di due testimoni, e che certifica il passaggio dell’immobile. La donazione può riguardare la piena proprietà, la sola nuda proprietà oppure la proprietà vincolata a un obbligo di assistenza vitalizia. Questa procedura comporta però dei costi: l’onorario del notaio, variabile in base al professionista; le imposte ipotecarie e catastali, pari rispettivamente al 2% e all’1% del valore dell’immobile; e un’imposta di registro fissa di 200 euro. Se il valore dell’immobile supera il milione di euro, si aggiunge l’imposta sulle donazioni del 4% sulla parte eccedente. In caso di prima casa, invece, le imposte ipotecarie e catastali si riducono a 50 euro ciascuna. Proprio per i costi e la complessità della procedura, ci si chiede spesso se esistano vie alternative al rogito notarile.
Usucapione e donazione indiretta
Una possibilità è l’usucapione, che permette di acquisire la proprietà di un immobile dopo averlo posseduto ininterrottamente per 20 anni (o 10 in casi specifici). Al termine di questo periodo, chi ne ha avuto il possesso può chiedere al tribunale di riconoscere il diritto di proprietà. Se il giudice conferma, l’immobile viene trascritto nei registri senza passare per un atto notarile. Anche qui, però, restano da sostenere i costi legali legati alla procedura.

Diverso è il caso della donazione indiretta. Non riguarda il trasferimento diretto dell’immobile, ma la donazione del denaro necessario per acquistarlo. In pratica, il genitore dona al figlio la somma per comprare la casa, che può essere versata direttamente al venditore o al donatario. La donazione di denaro può avvenire senza notaio, ma l’acquisto dell’immobile resta comunque soggetto ad atto notarile.
Testamento olografo e successione
Un’ulteriore alternativa è il testamento olografo, redatto di proprio pugno dal genitore senza la presenza di un notaio. Alla sua apertura, se le volontà del testatore sono chiare e gli eredi sono concordi, si procede alla voltura catastale senza necessità di un rogito. In alcune situazioni particolari, come nel caso di un figlio unico erede certo, si può arrivare al trasferimento dell’immobile anche senza testamento, attraverso le regole ordinarie della successione. Queste soluzioni non eliminano del tutto costi e procedure, ma mostrano come il trasferimento di un immobile non sia sempre legato obbligatoriamente alla stipula di un atto notarile. La scelta della strada giusta dipende dalle circostanze familiari, dal valore del bene e dagli accordi tra le parti coinvolte.