
Il 15 ottobre parte il maxi bonus più atteso dell'anno - cittapaese.it
La misura torna anche quest’anno per sostenere gli esercenti che vendono giornali e riviste, con rimborsi fino al 60% delle spese sostenute nel 2024.
Il bonus edicole 2025 è stato confermato con il DPCM del 17 aprile e rappresenta uno strumento di sostegno economico a favore di chi, pur non avendo come attività principale la vendita di giornali e riviste, continua a offrire questo servizio nei propri esercizi. L’iniziativa, già attivata negli anni precedenti, è pensata per alleggerire i costi sostenuti nel 2024 e incentivare la modernizzazione delle strutture. Lo sportello telematico aprirà alle ore 10.00 del 15 ottobre 2025 e chiuderà alle 17.00 del 13 novembre 2025. Oltre questa data non sarà più possibile presentare domanda. L’obiettivo è duplice: da un lato sostenere gli operatori, dall’altro garantire che i cittadini, anche nelle aree periferiche, possano continuare ad avere accesso ai punti vendita di quotidiani e riviste.
Il contributo copre fino al 60% delle spese sostenute nel 2024, con un tetto massimo di 4.000 euro per beneficiario. Tra i costi ammissibili rientrano le imposte locali sugli immobili (IMU), i contributi comunali come la TARI e il CUP, i canoni di locazione, le bollette di energia elettrica, telefonia e internet, le spese per l’acquisto o il noleggio di registratori di cassa e dispositivi POS, oltre agli investimenti legati alla digitalizzazione e all’aggiornamento tecnologico dei locali. In sostanza, il bonus si configura come un rimborso diretto per coprire parte dei costi fissi e sostenere chi investe nell’innovazione.
Le risorse disponibili e i limiti imposti dalla normativa europea
Il fondo destinato al bonus ammonta complessivamente a 3 milioni di euro, una cifra che rappresenta il tetto massimo distribuibile tra tutti i richiedenti. Questo significa che, se le domande supereranno la capienza, il contributo riconosciuto potrebbe subire una riduzione proporzionale. Un elemento cruciale è il rispetto delle regole europee sugli aiuti di Stato in regime “de minimis”, che fissano dei paletti per evitare distorsioni della concorrenza. Ogni esercente potrà quindi ricevere il beneficio soltanto entro i limiti stabiliti dalla normativa comunitaria.

La domanda deve essere presentata in modalità interamente telematica tramite il portale ufficiale. L’accesso sarà attivo dalle 10.00 del 15 ottobre 2025 fino alle 17.00 del 13 novembre 2025. Il sistema è stato predisposto per garantire trasparenza e rapidità nella raccolta delle istanze. Una volta inoltrata la richiesta, sarà il Dipartimento competente a valutare i requisiti e a determinare l’importo effettivamente riconosciuto a ciascun richiedente. Un aspetto rilevante riguarda anche l’aggiornamento dell’elenco dei comuni privi di edicole, previsto a ridosso dell’apertura dello sportello. Questo elenco, elaborato sulla base dei dati aggiornati all’8 ottobre 2025 presenti nel Registro delle imprese, sarà pubblicato sul sito del Dipartimento e mostrerà le aree in cui non esistono punti vendita esclusivi con codice ATECO 47.62.10. Si tratta di un’informazione utile sia per i cittadini, che potranno verificare la presenza di edicole sul territorio, sia per gli operatori interessati ad aprire nuove attività in zone scoperte.
Gli obiettivi del bonus edicole 2025 e il ruolo sociale dei punti vendita
Il bonus edicole non è soltanto un aiuto economico, ma si inserisce in una strategia più ampia. Le edicole rappresentano infatti un presidio culturale e sociale diffuso sul territorio, soprattutto nei piccoli centri e nelle periferie urbane. L’obiettivo principale è sostenere l’informazione locale, garantendo la presenza di giornali e riviste anche in aree dove la distribuzione rischia di scomparire.
La misura intende anche rafforzare la sostenibilità economica degli esercizi che, accanto ad altre attività, offrono ancora la vendita di quotidiani. Coprendo parte dei costi fissi e favorendo investimenti tecnologici, si punta a rendere questi punti vendita più moderni e competitivi. L’introduzione di servizi digitali e sistemi innovativi di pagamento è un passo essenziale per mantenere attrattiva l’edicola, trasformandola in un luogo capace di rispondere alle nuove esigenze dei consumatori. Ridurre i costi di gestione, investire in strumenti digitali e garantire la sopravvivenza delle edicole significa, in prospettiva, tutelare non solo un settore commerciale ma anche una rete capillare di distribuzione dell’informazione che contribuisce alla vita democratica del Paese. In questo senso il bonus edicole 2025 non è soltanto un contributo economico, ma un investimento strategico per rafforzare la presenza della stampa nei territori e sostenere un settore in trasformazione.