
Ha tutto il fascino delle brughiere inglesi ma è in Italia - cittapaese.it
Un itinerario di due giorni tra Barolo, La Morra e Grinzane Cavour, alla scoperta di paesaggi unici, chiese colorate e terrazze panoramiche.
Le Langhe, territorio collinare del Piemonte meridionale, rappresentano una delle mete più suggestive da visitare durante la stagione autunnale. È il periodo in cui la vendemmia riempie le colline di colori intensi e di profumi, mentre i borghi si animano grazie a un turismo legato al vino e alle tradizioni locali. Non si tratta soltanto di un paesaggio agricolo: le Langhe custodiscono castelli medievali, chiese e scorci artistici, piccoli gioielli che completano l’esperienza di viaggio.
Questa zona, oggi riconosciuta anche dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, è una destinazione che unisce storia, cultura e natura. Visitare le Langhe significa immergersi in una terra dove ogni collina racconta secoli di lavoro e di passione, e dove il legame con la viticoltura resta fortissimo. Un tour ben organizzato permette di scoprire in poco tempo borghi come Barolo, Coazzolo, La Morra e Grinzane Cavour, mete capaci di offrire uno spaccato autentico della regione.
Barolo, Coazzolo e il legame tra vino e arte
Un itinerario nelle Langhe non può che cominciare da Barolo, borgo di appena seicento abitanti conosciuto a livello mondiale per il vino che porta il suo stesso nome. Il paese conserva un’anima medievale evidente nelle sue strade strette e nel castello dei Marchesi Falletti, costruito intorno al X secolo come presidio difensivo contro le incursioni di Ungari e Saraceni. Oggi il castello ospita il WiMu, museo del vino, che racconta la storia della viticoltura con un approccio moderno e interattivo. Passeggiare tra le vigne e poi salire fino al castello permette di cogliere la vera essenza di Barolo, dove passato e presente convivono.
Da qui ci si sposta verso Coazzolo, un piccolo borgo di origine preromanica situato in posizione panoramica. La sua principale attrazione è la chiesa della Beata Vergine del Carmine, risalente al XVII secolo e trasformata nel 2017 in un’opera di arte contemporanea grazie all’intervento dell’artista britannico David Tremlett. La facciata, decorata con colori accesi, crea un contrasto unico con il paesaggio dei vigneti circostanti, rendendo la chiesa una tappa immancabile per chi cerca atmosfere suggestive e insolite. Questi due luoghi rappresentano bene il doppio volto delle Langhe: da un lato la tradizione enologica radicata nei secoli, dall’altro la capacità di rinnovarsi anche attraverso l’arte e la creatività.
La Morra e Grinzane Cavour, tra belvederi e castelli medievali
La seconda parte del tour porta a La Morra, borgo famoso per la produzione del Nebbiolo, vitigno da cui nasce il Barolo. La piazza principale ospita una grande terrazza panoramica, forse una delle più spettacolari delle Langhe. Da qui lo sguardo abbraccia le colline ricoperte di vigneti fino a perdere il confine, soprattutto nelle giornate limpide d’autunno, quando i colori delle foglie trasformano il paesaggio in un mosaico naturale.

La Morra è anche un centro vitale per chi desidera conoscere da vicino le cantine e degustare i vini locali, in un contesto che unisce ruralità e ospitalità. L’ultima tappa è Grinzane Cavour, borgo legato al nome di Camillo Benso conte di Cavour, che qui fu sindaco per molti anni. Il suo castello, costruito tra il XIII e il XIV secolo, domina la vallata e oggi ospita l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, oltre a un museo dedicato alla storia vitivinicola. Nei giardini è stato allestito un percorso didattico che racconta la coltivazione della vite, con pannelli esplicativi e piante autoctone.
Dal vicino Belvedere Vigna Gustava si ammira al tramonto una delle immagini più iconiche del Piemonte: il castello che si staglia contro le colline, circondato da vigneti che sembrano non avere fine. È una visione che sintetizza in un solo quadro la ricchezza delle Langhe, la loro storia e la loro capacità di attrarre viaggiatori da ogni parte del mondo. Visitare le Langhe in autunno significa vivere un’esperienza che unisce vino, arte, paesaggi e tradizione. Un tour breve ma intenso, capace di lasciare un ricordo vivido della bellezza di questa terra.