
Cosa è successo (davvero) tra Laura Pausini e Gianluca Grignani (Fonte IG @laurapausini e @ gianlucagrignaniofficial ) - cittapaese.it
Il cantautore accusa Laura Pausini di aver cambiato alcuni passaggi di La mia storia tra le dita senza autorizzazione. In campo anche Warner Chappell, mentre lo Studio Previti spiega i risvolti giuridici.
La disputa tra Gianluca Grignani e Laura Pausini sulla cover di La mia storia tra le dita è entrata in un nuovo capitolo. Dopo gli scambi a distanza sui social, Grignani ha annunciato azioni legali contro la collega, accusata di aver modificato alcune parti del testo senza permesso. «Non sono un bellicoso, ma non avevo alternativa – ha dichiarato al Messaggero –. Non mi ha fatto ascoltare il brano prima e mi sono accorto delle modifiche solo grazie ai fan. Ho riflettuto e ho capito che il significato era stato alterato a tal punto da non poter restare in silenzio». La risposta della cantante è arrivata attraverso il suo entourage, che ha definito il prolungarsi della vicenda «ridicolo». Nel frattempo, l’editore Warner Chappell Music Italiana ha diffuso una nota per chiarire che la versione interpretata da Pausini è stata realizzata «dopo aver ottenuto tutti i diritti e le autorizzazioni necessarie».
La replica degli autori e l’accusa di diffamazione
Alle parole dell’editore hanno risposto con fermezza gli avvocati di Gianluca Grignani e Massimo Luca, coautore del brano. In un comunicato, il legale Giorgio Tramacere ha definito «totalmente false» le affermazioni di Warner Chappell, ribadendo che «nessuna autorizzazione alla modifica del testo è mai stata rilasciata».

La posizione dei due autori è netta: l’editore non avrebbe mai esibito prove di tali autorizzazioni, nonostante le diffide già inviate e l’ampio clamore mediatico. Per questo motivo, Grignani e Luca hanno annunciato di voler procedere contro il rappresentante legale di Warner Chappell per diffamazione aggravata a mezzo stampa. In sostanza, la contestazione non riguarda l’utilizzo della canzone – che recentemente era stata riproposta anche in un featuring con Matteo Bocelli – bensì le modifiche testuali introdotte nella versione Pausini, considerate lesive del significato originario.
L’analisi legale: modifiche lievi o stravolgimento del testo?
Per chiarire i possibili scenari, Open ha interpellato lo Studio Legale Previti di Roma, specializzato in diritto d’autore. L’avvocato Flaviano Sanzari ha spiegato che, dalle informazioni disponibili, le modifiche sembrerebbero «di lieve entità», non tali da integrare un vero e proprio stravolgimento semantico. Pausini, eseguendo una cover, ha comunque attribuito correttamente paternità del testo e della musica a Grignani, trattenendo solo i diritti connessi come interprete.
La legge, però, stabilisce che ogni variazione al testo richiede l’autorizzazione dell’autore. Se questa non è stata richiesta o concessa, come sostiene Grignani, la questione diventa oggetto di contenzioso. Toccherà a un giudice stabilire se le modifiche incidano sui diritti morali dell’autore e se si possa parlare di alterazione del significato originario del brano, ipotesi che potrebbe condurre persino a un’inibitoria della versione contestata. La vicenda, al momento, resta aperta. Quel che è certo è che la disputa legale tra due tra i più noti artisti italiani rischia di diventare un caso emblematico per il rapporto tra diritto d’autore e libertà di reinterpretazione artistica.