
Assegno unico -Cittapaese.it
Adeguamento annuale degli importi e nuove soglie ISEE: come cambiano le maggiorazioni per famiglie numerose, disabili e giovani madri. Ecco cosa serve aggiornare subito.
Con l’avvicinarsi del 2026, l’INPS ha confermato che l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico subirà un incremento automatico degli importi, con un adeguamento pari all’1,7%, in linea con la variazione del costo della vita rilevata nel corso del 2025. Questa rivalutazione è essenziale per mantenere intatto il potere d’acquisto delle famiglie italiane, contrastando gli effetti dell’inflazione su un sostegno economico ormai consolidato.
Aggiornamento degli importi e delle soglie ISEE: chi beneficia dell’aumento?
A partire dal 1° gennaio 2026, gli importi mensili dell’Assegno Unico saranno aggiornati secondo le nuove fasce ISEE, che subiranno anch’esse una rivalutazione. Le famiglie con un ISEE fino a 17.520,19 euro vedranno l’importo base crescere a 204,40 euro per ogni figlio, rispetto ai 201 euro del 2025. Anche le famiglie con redditi leggermente superiori beneficeranno dell’aumento: per un ISEE intorno a 21.800 euro l’assegno mensile sarà di 182,80 euro, mentre per la fascia intorno a 26.200 euro si attesterà a 160,60 euro.
Le famiglie con un ISEE superiore a 46.720,53 euro riceveranno comunque un aumento, seppur più contenuto, con l’importo minimo che passerà da 57,50 euro a 58,50 euro mensili. Questo garantisce un sostegno di base a tutte le famiglie con figli, indipendentemente dal reddito, confermando l’universalità della misura.

L’adeguamento del 2026 non riguarda solo gli importi base, ma si estende anche alle maggiorazioni destinate a nuclei familiari in condizioni di particolare fragilità o complessità. Per esempio, le famiglie con figli con disabilità non autosufficienti vedranno la maggiorazione salire a 122,70 euro mensili (da 120,60 euro nel 2025). Per la disabilità grave, l’incremento porterà la quota aggiuntiva a 111 euro, mentre per la disabilità media l’importo sarà di 99,40 euro rispetto ai 97,70 euro precedenti.
Le madri con meno di 21 anni potranno beneficiare di una maggiorazione di 23,40 euro mensili. Per le famiglie numerose, l’incremento riguarderà ogni figlio oltre il secondo: nella fascia ISEE più bassa la maggiorazione raggiungerà 99,40 euro per ciascun figlio, mentre nella fascia più alta sarà di 17,50 euro. Inoltre, il bonus per le famiglie con due percettori di reddito aumenterà a 35 euro nella prima fascia, con una riduzione progressiva nelle successive, incentivando la partecipazione lavorativa di entrambi i genitori.
Sebbene l’adeguamento entri in vigore dal 1° gennaio 2026, l’accredito dei nuovi importi sui conti correnti delle famiglie avverrà a partire da febbraio 2026. Gli arretrati relativi al mese di gennaio saranno corrisposti dall’INPS a partire da marzo 2026, evitando così che le famiglie subiscano una perdita economica dovuta ai tempi tecnici di aggiornamento.
Per ricevere gli importi maggiorati, sarà essenziale presentare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) 2026, necessaria per calcolare il nuovo ISEE. Chi non aggiornerà la propria situazione economica continuerà a percepire solo l’importo minimo previsto, a prescindere dal reddito effettivo. L’INPS effettuerà il pagamento dell’assegno base fino all’arrivo della nuova DSU, che permetterà il ricalcolo dell’importo spettante.