
A poca distanza da Roma sorge il "Piccolo Colosseo" - cittapaese.it
Alle porte dell’Aquila si trova un sito archeologico di straordinario valore, testimonianza della civiltà sabina e romana. Tra anfiteatro, teatro e terme, Amiternum racconta secoli di storia.
Fondata dai Sabini e poi trasformata in una fiorente colonia romana, Amiternum conserva ancora oggi rovine imponenti che richiamano studiosi e visitatori. Situata in Abruzzo, a pochi chilometri dal capoluogo regionale, l’area è facilmente raggiungibile e rappresenta una delle mete archeologiche più importanti del Centro Italia.
Dove si trova Amiternum e perché viene chiamata “piccolo Colosseo”
Amiternum sorge nei pressi della frazione di San Vittorino, nel territorio comunale dell’Aquila, a circa 11 km dal centro storico. Chi proviene da Roma può percorrere l’autostrada A24, uscire a L’Aquila Ovest e proseguire lungo la SS80 in direzione Monticchio/Teramo: dopo pochi chilometri i resti appaiono sulla destra, ben visibili dalla strada. La località è raggiungibile anche con mezzi pubblici, tramite autobus che partono dalla stazione dell’Aquila.

Il nome stesso, Amiternum, deriva dal vicino fiume Aterno e significa “intorno all’Aterno”. La posizione, lungo la via Caecilia, garantiva collegamenti strategici tra Roma e l’Adriatico, facendo della città un nodo vitale di commerci e spostamenti. Il monumento più celebre è il grande anfiteatro romano, costruito tra I e II secolo d.C., capace di ospitare fino a 6.000 spettatori. Pur non avendo le dimensioni del Colosseo, ne ricorda la struttura architettonica ed è per questo soprannominato il “piccolo Colosseo d’Abruzzo”. Qui si svolgevano combattimenti tra gladiatori e spettacoli pubblici che richiamavano popolazioni da tutto il territorio circostante.
Storia, rovine e cosa vedere ad Amiternum
Le origini di Amiternum risalgono all’epoca dei Sabini, popolazione italica che abitava la zona già prima della romanizzazione. Con la conquista romana, la città divenne municipium e poi sede di praefectura, rafforzando il suo ruolo politico ed economico. La posizione tra montagne e pianure la rese anche crocevia della transumanza, pratica essenziale per l’economia pastorale dell’epoca. Con il declino dell’Impero Romano e la crescita della vicina Aquila, Amiternum fu progressivamente abbandonata. Oggi il sito offre un percorso tra rovine suggestive che raccontano la vita quotidiana di duemila anni fa. Oltre all’anfiteatro, si possono ammirare i resti del teatro romano, utilizzato per rappresentazioni e cerimonie civili. Passeggiando nell’area emergono le tracce delle terme pubbliche, centri di incontro e svago, e le basiliche paleocristiane, che documentano la continuità della vita urbana fino al tardo antico.
L’area archeologica è visitabile gratuitamente, con percorsi guidati organizzati per scuole, famiglie e gruppi. In primavera ed estate, la cornice naturale della valle dell’Aterno e la vicinanza al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga rendono l’esperienza ancora più affascinante. Amiternum non è solo un sito di pietre antiche, ma un luogo che intreccia storia, natura e memoria. Ogni rovina racconta l’evoluzione di una comunità che fu protagonista della vita politica e culturale dell’Italia centrale.