
Viterbo, verso le comunali, la Troncarelli è di Soriano, il “razzismo” con i forestieri è ancora ben vivo e vegeto a Viterbo
C’è una Spada di Damocle sulla candidatura a sindaco della Troncarelli, e lo diciamo stavolta oggettivamente: Viterbo è una città rimasta chiusa e con un atteggiamento razzista nei confronti dei viterbesi e la consigliera regionale è nata a Soriano nel Cimino nell’87, ben distante qualche decina di km dal capoluogo.
Le decine di chilometri diventano migliaia quando separano la vetus urbs, dal resto dell’universo e la giovane e avvenente Tronky, nata politicamente nei noccioleti cimini, potrebbe pagare questa sua provenienza non “pura” : d’altronde quello che è successo ieri al curatore di questo blog ormai lo sapete, discriminato dallo sciovinismo cafonal e dal razzismo becero (proprio degli ignoranti da sempre) di qualche iracondo periferico scribacchino.
Quindi fossimo nella Troncarelli valuteremmo il rischio, una cosa è essere eletta consigliera, una cosa è diventare l’immagine “non viterbese” di Viterbo, una cosa che deve riguardare un nativo, peraltro che possa anche dimostrare di essere fanatico seguace della Macchina di Santa Rosa.
Gira e volta la città da questo punto di vista non è cambiata, resta in un suo mondo oscurantista e decadente: fin quando qualche feudatario illuminato non deciderà che è giunto il momento di aprire ad una più vasta alfabetizzazione della cittadinanza e di “adottare” o addirittura utilizzare per favorire un indispensabile cambio di mentalità qualche “straniero” valido.
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