
Viterbo, nuovo cda Talete: “Si persegue l’interesse delle multinazionali, non dei cittadini”, il duro attacco del comitato Non ce la beviamo
La farsa che si consuma nel teatrino dell’amministrazione viterbese, con l’elezione del nuovo CDA della Talete, si presta a qualche considerazione sulle prospettive della società.
L’elezione dell’ingegner Bossola rappresenta un passo avanti verso l’ingresso ( o l’assorbimento) di ACEA, di cui Bossola è stato dirigente con incarichi gestionali, tecnici, economici e di privatizzazioni della società romana e di molte altre SPA.
Di area renziana egli è “figlio” di ACEA ed è portatore di interessi della multinazionale, nonché sostenitore della linea privatizzatrice che persegue il PD. Non ci vuole molto a capire quali siano le intenzioni del nuovo CDA, visto l’accordo tra le forze più legate agli interessi delle multinazionali e delle finanziarie piuttosto che a quelli dei cittadini.
La “sparata” della Lega viterbese, come nel caso degli aumenti tariffari, riguarda solo ed esclusivamente rapporti di potere e non ha nulla a che vedere con il servizio idrico, se non la perfetta sintonia con gli altri partiti (PD, FI, FdI) sulla volontà di privatizzare la Talete. Infatti, insieme ad altri parlamentari – del PD, di FI e di FdI – hanno presentato in Parlamento decine di emendamenti con aperta intenzione di voler affossare la legge di ripubblicizzazione in discussione.
Ancora una volta facciamo appello a tutti i cittadini del viterbese per costruire una forte opposizione a questi progetti, con la creazione di comitati locali ed iniziative pubbliche che supportino le amministrazioni non aderenti a Talete e impegnino le nuove amministrazioni, dopo il voto del 26 maggio, a rettificare queste decisioni e sostenere l’applicazione della legge regionale 5/2014 per un diverso assetto gestionale del servizio idrico.
Comitato Non ce la beviamo – Viterbo
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