
Viterbo ferita nell’etica: una città dove tutto ha un prezzo, anche gli articoli dei giornali
E sempre molto triste vedere giornali lasciarsi usare dai partiti per le loro faide interne e per liberarsi degli avversari: scopriamo l’acqua calda dicendolo, ma la speranza è sempre che i siti di informazione non si lascino coinvolgere in questi squallidi giochetti, diventando il “braccio armato” di quello o quell’altro.
Sintomi di una società ferita nell’ etica e corrotta nell’animo: la libertà di opinione, la verità, il rispetto delle persone, dovrebbero venire prima di tutto: ma in questo enorme ventilatore posizionato a favore di maleodoranti elementi che è diventata la vita cittadina tutto può accadere.
In altre regioni simili comportamenti giornalistici sarebbero stati già sanzionati dall’Ordine, ma Viterbo, si sa, è spesso nel campo delle regole terra di nessuno dove vigono le leggi del ricatto, della delegittimazione pelosa dell’avversario e dove gli equilibri devono restare immutabili nel tempo, anche se contrari agli interessi della collettività.
Dopotutto dovrebbe anche essere una questione di stile e di credibilità professionale, parole vuote nella landa desolata della mancante meritocrazia e delle parentopoli dilaganti, dove tutto non ha un valore, ma solo un prezzo.
(sandro binelli)
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