
Viterbo, Coronavirus, test seriologici anche nel Lazio solo a pagamento, i diritti costituzionali dei cittadini negati a vantaggio del business privato, uno scandalo gigantesco
Apprendere che i test sierologici potranno essere effettuati solo in centri privati e a pagamento, anche nella Regione Lazio, ci ha molto scandalizzato, lo ammettiamo: addirittura che in tempo di pandemia un cittadino qualsiasi prima di accedere al tampone debba rimetterci 70/80 euro di tasca propria per un esame propedeutico che finirà con l’arricchire la sanità privata a sue spese sinceramente ci irrita e ci indigna. Pensiamo alle famiglie numerose, che faranno, non metteranno il piatto a tavola per mettersi in sicurezza? E i meno abbienti dove troveranno i soldi necessari? Come si fa a “salvare” una intera nazione costringendo i cittadini a “pagare” per assicurarsi l’incolumità o almeno cure veloci? E’ un ragionamento che sinceramente non riusciamo a capire e dal quale anche il governo Conte ne esce male, anzi malissimo: e va bene che la Sanità è regionalizzata, ma lo Stato centrale deve fare sentire la sua voce dinanzi a questo autentico disprezzo dei diritti costituzionali in tempo di pandemia che ci appare questa squallida storia dei test a pagamento.
Come si fa a combattere il populismo, il liberismo economico più sfrenato, se non si garantisce il diritto alla salute a tutti? Come si fa a parlare di inclusione e di socialità se si manda poi la gente a cavarsela da soli pagando e neanche poco?
Se il governo c’è batta un colpo, questa medicina è amarissima, in molti non abbiamo nessuna intenzione di mandarla giù.
(p.b.)
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