
Viterbo, business e ordine pubblico: “protocollo 1000 occhi”, c’è chi vuole “privatizzare” la sicurezza con vigilanti e steward a spese nostre
Dopo il DASPO Urbano, che se contestualizzato in un piano sicurezza, ben coordinato con tutte le forze dell’ordine, potrebbe anche fungere da deterrente, risbuca il “protocollo 1000 occhi” che prevede l’utilizzo di Istituti di Vigilanza Privata e Stewart Urbani. In quale modo questi verrebbero posti in un piano sicurezza? quali i loro compiti?
Quali i loro limiti d’intervento? Quale la formazione del personale per intervenire in ambito urbano e nelle diverse situazioni che potrebbero verificarsi? Ne va dell’incolumità della vita degli operatori stessi.
Soprattutto verrà fatta una assegnazione diretta per l’espletamento del servizio o indetto un bando Nazionale? Discorso analogo per gli stewart cittadini, che dovrebbero, quantomeno, essere scelti dagli elenchi degli addetti ai servizi di controllo redatti dalla Prefettura sia per una sicurezza da parte degli organi comunali, sia per possibilità di offrire lavoro ad un tot numero di cittadini, senza dover obbligatoriamente assegnare ad una agenzia di sicurezza il compito. L’ obiettivo è sempre quello di aumentare la percezione di sicurezza e di vivibilità della città, percezione che speriamo diventi un giorno realtà.
( a cura di Marco Zorzan)
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