
Sutri, Matteo Amori (Gruppo Misto): “Sono stato aggredito da uno sconosciuto, vi racconto tutto”
Dunque, venerdì mattina mi ritrovo a camminare verso la piazza del comune, dopo aver parcheggiato al Duomo, quando, in via Vittorio Veneto, un individuo mi affianca e subito prende a ricoprirmi d’insulti, improperi e contumelie.
Continua così a inveire contro di me in maniera grave e pesante sinché non raggiungo la piazza del comune, dove prosegue nelle sue offese davanti a numerosi testimoni in modo sempre più violento e aggressivo, aggiungendo minacce alla mia persona e un profluvio di diffamazioni.
La domanda a questo punto sorge spontanea:
Perché una persona che io non conosco, improvvisamente, senza motivo apparente, mi attacca in tale modo?
Vuoi vedere che il recondito, occulto motivo, potrebbe essere dovuto al fatto che io abbia fatto una richiesta di accesso agli atti per avere informazioni su una pratica che lo riguarda?
E se fosse questo il motivo, allora come fa tale persona ad esserne a conoscenza visto che il Protocollo di un comune è accessibile esclusivamente ai Consiglieri e ai dipendenti comunali?
Infine, e cosa non di minore importanza, la mia richiesta è a nome di tutto il Gruppo Misto, del quale io sono soltanto il “capogruppo” e come tale da me firmata.
Fermo restando ovviamente di aver già esposto denuncia nei confronti di costui, ciò che più mi preme è far sapere, anche e soprattutto a coloro che fingono di non voler vedere, a quale livello sia decaduta la civiltà del nostro paese della Tuscia, dove ormai l’odio, la rabbia, la maldicenza, l’insulto, l’insinuazione e la calunnia la fanno da padrone.
Dove un consigliere comunale, un libero cittadino che lavora e non vive sulle spalle altrui, non può più neanche camminare per la strada senza vedersi proditoriamente aggredito.
A questo dunque siamo giunti, sì Sutri non è mai stata tanto bassa dal punto di vista civile, con buona pace di chi la ritiene una “capitale culturale”.
Forse un po’ di vergogna non guasterebbe e sarebbe anche ora!