
Sale sempre di più la tensione a Palazzo dei Priori: impiegati e dirigenti sull’orlo di una crisi di nervi
A Palazzo dei Priori il clima sempre rovente, la tensione in continua ebollizione: l’amministrazione Michelini non ha mai legato con dipendenti, funzionari e dirigenti comunali con trasferimenti e decisioni che hanno mortificato la professionalità di molti; le richieste pressanti della politica hanno poi finito per gettare nello sconforto e nello stress gran parte dell’apparato burocratico. Scelte fatte solo per fedeltà ed appartenenza ad un giro protetto dai soliti noti hanno creato molto malumore e paura, specie tra i lavoratori estranei ai partiti. Per non parlare del sistema nervoso di molti dirigenti sovraesposti preda di attacchi di panico e di stati di depressione: il prossimo pensionamento del dirigente Fioramanti creerà ulteriori problemi di ricollocazione interna, mentre il problema rifiuti con i suoi tanti lati oscuri continua a tenere sotto pressione e ad innervosire certi ambienti noti per una personalistica gestione del potere a Viterbo e provincia: manca quella serenità indispensabile affinchè la gestione della cosa pubblica funzioni a dovere. Una situazione che fa sì che i problemi reali della città vengano abbandonati a se stessi e vinca la logica della autoconservazioni di notabili e fedelissimi: una anomalia nazionale che però a Viterbo raggiunge dimensioni inquietanti e che non si arresterà neanche nei prossimi mesi di campagna elettorale che per molti sarà di sola autoconservazione.
(p.b.)
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