
MalaViterbo, Ecomostro, quell’odore nauseante che offende un’intera città
Ecomostro, un’altra speculazione edilizia che finisce male, l’ennesima ferita inferta alla città da cementificatori e palazzinari: gli stessi che ormai da decenni continuano ad edificare costruzioni che poi in massima parte restano disabitate, perchè la popolazione continua a non crescere, anzi, e da sempre si è scelto di “uccidere” la vera ricchezza, il centro storico, e di speculare sul “nuovo”, creando ad arte sempre cosiddette sopravvenute esigenze di parcheggio, vivibilità, servizi.
Servizi che poi non sono mai arrivati, vi sembrano qualcosa di più di una periferia anche piuttosto scialba il Riello, Ponte dell’Elce,etc: eccolo nella foto il simobolo della Malaviterbo che le sue battaglie sulla vetus urbs, potenziale di arte e cultura, le ha vinte tutte: se vi fermate da quelle parti non si può respirare, l’olezzo è nauseabondo, e solo fermandosi ai rifiuti gettati all’esterno: per non pensare al peggioramento della qualità dell’aria, al pericolo di infezioni in tutta la zona.
Non sono questi motivi per chiedere finanziamenti straordinari all’Europa, aiuti al governo o chicchessia? Una città deve sopportare questo disgustoso spettacolo ancora a lungo? Ecomostro, simbolo di un degrado inarrestabile e offensivo per tutti noi.
(r.s.)
foto: m.zorzan
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