
Lega-Comune: i “salviniani” raccolgono firme per la castrazione chimica, ma di ordine pubblico e di concreti aiuti da chiedere al Ministro dell’Interno nessuno parla
Postazione della Lega stamane in città per la raccolta di firme a favore della castrazione chimica per pedofili e stupratori: mentre la città si risveglia ancora intontita e spaventata dall’omicidio Fedeli in un centro storico sempre più da incubo si continua a fare campagna elettorale.
E proprio mentre ci sarebbe la massima urgenza di convocare un vertice per la sicurezza o di chiedere al ministro Salvini magari qualche volante in più e maggiore controllo del territorio, Arena coglie l’invito della Frontini ed organizza per lunedì la marcia silenziosa antiviolenza ( senza partecipare, lui e la portavoce del movimento 20 20 al raduno studentesco, sempre anti-violenza, di Piazza della Rocca).
Anche nei suoi momenti più difficili Viterbo gira alla larga dalle serie misure da prendere, si attarda in piccoli medi opportunismi di provincia, sbandierando fasce tricolori o finte tregue politiche per il bene della città che certo non lo iniziano neanche il percorso verso un condiviso senso di comunità, ma non fanno altro che amplificare il senso di vuoto ideale e sostanziale cittadino.
E la Lega aspetta trepidante la prossima visita di Salvini per fare nuovamente incetta di selfie con il suo capitano: che poi l’ordine pubblico sia scappato di mano al ministro dell’Interno su e giù per la penisola, conta poco, basta che i sondaggi elettorali continuino a non deludere.
(pasquale bottone)
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