
L’acqua benedetta (Pontida?) del leghista Galati
Le sorprese della vita sono tante, questa politicamente è piuttosto clamorosa per la scena viterbese: dopo anni di opposizione interna al partito, intransigente, di allontanamento effettivo dallo stesso, in aperta polemica con i vertici e con la loro rappresentazione in comune, il figliol prodigo è tornato a casa così calmo e beato nei confronti dei suoi colleghi di partito che quasi sembrava avesse bevuto un litro buono di acqua benedetta. Eccolo Vittorio Galati, nuovamente leghista viterbese rivendicare il suo attaccamento ai colori, magnificare il candidato sindaco (“L’amico di sempre, una persona capace”), sorridere amichevole e affettuoso all’oste senatur Felicetto Fusco.
Eppure l’ex missino era fin qui sempre passato per un uomo del sud passionale e politicamente stabile, vicino alla sua base elettorale, affidabile: dopo l’exploit di stasera, con un cambio di atteggiamento così brusco e clamoroso, sarà possibile ancora raccogliere le sue impressioni e i suoi pensieri dando loro la stessa credibilità di prima?
Non facile, e poi la politichetta viterbese è questa, le eccezioni se esistono bisogna andarle veramente a cercare col lanternino.
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