Incidenti stradali, tra il 2020 e il 2021 incremento mortalità 11%
5 min read
Abbiamo verificato che cosa dicono i numeri Istat: su una percentuale, Salvini ha fatto un po’ di confusione, mentre sugli altri dati ha dimenticato di citare l’impatto della pandemia di Covid-19, che nel 2020 ha limitato gli spostamenti dei cittadini, ripresi con maggiore frequenza nell’anno successivo.
I dati sugli incidenti stradali
Nel 2021, nei 14 grandi comuni considerati da Istat sono stati registrati 319 decessi causati da incidenti stradali, l’11,1 per cento in più rispetto ai 287 del 2020, ma comunque il 9,1 per cento in meno rispetto ai 351 del 2019. È vero poi, come indicato da Salvini, che Roma e Milano, le due città italiane più popolose del Paese, hanno registrato anche il maggior numero di incidenti stradali, rispettivamente 11.131 e 7.464. Anche in questo caso, però, si tratta di numeri inferiori a quelli registrati nel 2019, rispettivamente del 9,3 per cento e del 9,7 per cento.
A Messina, Firenze e Catania – le altre tre città citate da Salvini – in effetti i decessi negli incidenti stradali sono cresciuti rispettivamente del 133 per cento nel 2021 rispetto al 2020, dell’85,7 per cento e del 54,5 per cento. Queste percentuali necessitano però di almeno due osservazioni. Innanzitutto, si sta parlando di valori assoluti piuttosto contenuti, per quanto tragici e non giustificabili: i morti a Messina sono passati da sei a 14, a Firenze da sette a 13 e a Catania da 11 a 17. Inoltre, in molti dei comuni considerati i dati relativi alle vittime del 2021 rimangono inferiori rispetto a quelli di tre anni fa. Fanno eccezione Milano (34 decessi in entrambi gli anni), Venezia (4 decessi nel 2019 e 6 nel 2021), Firenze (6 e 13), Napoli (22 e 32), Messina (10 e 14) e Catania (15 e 17).
L’impatto della pandemia
L’Istat offre anche un confronto sui dati registrati negli altri Paesi dell’Unione europea, dove il 2021 è stato caratterizzato da «una graduale ripresa della mobilità» dopo i vari lockdown. Lo scorso anno, nei 27 Paesi dell’Ue le vittime degli incidenti stradali sono state 19.855, in crescita rispetto alle 18.861 del 2020 (+5,3 per cento), ma comunque in calo rispetto alle 22.763 del 2019 (-12,8 per cento). In 11 Paesi (tra cui Germania, Svezia, Paesi Bassi, Polonia e Danimarca) i morti sono diminuiti, in Belgio il dato è rimasto invariato, mentre 15 Paesi hanno registrato aumenti. Per esempio, in Slovenia il numero di morti è cresciuto del 42,5 per cento, un aumento evidenziato con preoccupazione anche dalle autorità del Paese.
In media, nel 2021 il tasso di mortalità nell’Ue è stato di 44,7 morti ogni milione di abitanti. Con un tasso di 48,5, l’Italia era al tredicesimo posto su 27 tra i Paesi membri dell’Ue.
Monopattini e biciclette
Inoltre, su 2.114 conducenti coinvolti in incidenti stradali con i monopattini, quasi il 41 per cento (865 persone) era di nazionalità straniera, soprattutto filippina, egiziana o marocchina. Secondo Istat, questa tendenza potrebbe essere legata all’utilizzo di questi mezzi da parte dei rider e ai servizi di consegna a domicilio.
Il verdetto
Secondo Istat, nel 2021 sono morte in Italia a causa degli incidenti stradali 2.875 persone, il 20 per cento in più rispetto al 2020, ma il 9,4 per cento in meno rispetto al 2019. Sull’aumento in percentuale ha inciso la fine delle restrizioni alla mobilità introdotte contro la pandemia di Covid-19. Il +11,1 per cento di cui parla Salvini fa riferimento ai dati di 14 grandi comuni, ma il 9,1 per cento in meno rispetto ai valori del 2019.
Le percentuali su Messina, Firenze e Catania sono corrette, e il numero di decessi nelle tre città è aumentato anche rispetto al 2019. Roma e Milano sono effettivamente le città che hanno registrato il maggior numero di incidenti nel 2021, ma il dato è inferiore rispetto al 2019. (pagellapolitioca.it).