
3 settembre, la promozione: la Macchina di Santa Rosa su La Gazzetta dello Sport accanto a “glutei cadenti”, “nudi di donna” ed apparecchi acustici, un autentico orrore che deprezza un patrimonio Unesco
Eh sì, sono settimane che si parla di come promuovere la festa di Santa Rosa 2018: al Comune prima qualcuno aveva pensato di cogliere l’occasione per dare la mancetta a uno o più giornali on line (chissà perchè poi…), quindi grazie a cittapaese.it è passata la linea di puntare tutto su siti web e giornali a livello nazionale.
Non sappiamo poi chi si è occupato materialmente della cosa, quali sono stati i costi per l’acquisto di eventuali banner redazionali sul “Corriere della Sera” (come previsto), gradiremmo saperlo, come saremmo davvero curiosi di saperne di più sullo spazio pubblicitario acquistato su “La Gazzetta dello Sport” on line (vedi foto): la Macchina di Santa Rosa compare come sponsor attraverso una foto dei facchini, tra “glutei cadenti”, “nudi di donna” ed “il nuovo apparecchio acustico per gli over 50”.
Come si vede i target dovrebbero essere lontanissimi tra di loro, eppure il sacro si mischia al profano come se niente fosse: ma è umiliante vedere “una festa popolare patrimonio dell’Unesco” affiancata a “glutei”, attrici rampanti che si spogliano” e “soluzioni per l’udito”: ma in questo caso possiamo parlare di promozione o di deprezzamento di un patrimonio Unesco?
Un danno d’immagine notevole di cui l’assessore De Carolis dovrebbe rendere conto: quanto è costato un orrore del genere, quanti giorni è stato online? E’ veramente assurdo che non si possa neanche acquistare uno spazio pubblicitario decente, nonostante nello stesso compaia addirittura la dicitura Comune di Viterbo: come, quest’ultimo permette che la pubblicità della macchina finisca posizionata in modo tanto orribile su un quotidiano nazionale? Non ci sono più neanche parole, servirebbero spiegazioni.
(pasquale bottone)